Monti ha fatto la più semplice delle manovre, ha aumentato le tasse, sai la gran perizia! Sarebbe stato sicuramente più giusto ed efficace porre mano anche allo spreco e ai privilegi. Ma la spending review (o riforma di spesa per dirla senza anglicismi) è stata accuratamente riposta in un cassetto, mi rendo conto tuttavia che per farla bisognerebbe rifondare in qualche modo il Paese, come sostiene es. Cacciari. La Fornero la vedo che si spende abbondantemente in TV e ci ho il dubbio che abbia l’intenzione di farsi odiare dalla gente.
Per tornare al punto, temo che creare categorie non faccia altro che produrre divisioni.
Femminicidio – Perciò accoppare un uomo è meno grave? E un uomo handicappato?
Quote rosa – Con buona pace del merito o demerito individuale?
Quote di studenti neri (come in certi atenei USA) – E perciò fanc… gli asiatici e gli altri anche se meritano?
BLM – Non inginocchiarsi mi definisce automaticamente come un suprematista bianco?
Mee too – Aver palpeggiato le mie coetanee sedicenni (e maliziosamente consenzienti) visto con gli occhi di oggi mi avrebbe garantito l’ergastolo? … (Spleen carcerato!)
Non sostengo che i problemi non esistano, sto solo contestando il fatto che la soluzione nei correttivi fatti categorizzando sia efficace e giusta.
Dubbi ne ho, le definirei soluzioni gattopardesche se non fosse un termine abusato. Non credo che nessuno degli esempi che ho portato sopra possa essere risolto e forse nemmeno attenuato con quel genere di soluzioni.
Le vedo semplicistiche, fatte per essere date in pasto ai media.
Se ammettiamo la sostanziale uguaglianza e dignità delle persone nella società dobbiamo anche avere il coraggio di assumerci la responsabilità di parlare delle differenze, insistendo e battagliando sul principio di uguaglianza da applicare, non definendole dentro ulteriori classi di merito e perciò di giudizio. Difficile la cosa? No, era parte integrante del sistema educativo, era educazione civica di un tempo, ricordi? Con questo non intendo semplificare a mia volta, è per spiegarsi.
Creare divisioni è il gioco principale del potere, è il gioco della paura, che ha il volto della donna terrorizzata in casa dal marito violento ma anche del pensionato picchiato perchè non si inginocchia al BLM (cosa realmente successa anche quest’ultima). Ci illudiamo ancora che ci sia una violenza giusta?
Essere inclusivi è un modo di pensare –dentro- le differenze, non si ottiene né facendo finta che le differenze non esistano, come gli sciagurati che vorrebbero eliminare i generi, né tantomeno creando gruppi in contrapposizione o in conflitto tra loro. Essere divisivi, fa il gioco di chi ci vuole appunto divisi e magari anche inetti al pensiero critico.
Sono riuscito a spiegare quello che intendo?
La realtà di oggi assomiglia sempre di più ad un colossale esperimento sociale, perciò scusate se non mi accomodo in quello che penso sia l’andazzo acefalo provocato dalla crisi culturale e umana in cui siamo precipitati.
Quanto alla la Boldrini a me non piace perché si presenta come quint’essenza appunto di quanto sopra. Credo ad esempio che a stare con una così mi girerebbero la pale come elicottero, pensa, ti rincasa una che ti obbliga a metterti in ginocchio sui ceci perché in USA hanno accoppato uno, io che non mi inginocchio nemmeno in chiesa…