Perdonate l'entrata a "gamba tesa". Volevo conoscere la vostra opinione sul seguente tema: aver tradito prima di scoprire di essere stato a propria volta tradito, dovrebbe in qualche modo rendere meno duro ingoiare il rospo?
Tutti i traditi che leggo qui sul Forum dichiarano generalmente propri comportamenti irreprensibili. Ma che succede se uno a sua volta si è comportato in modo non corretto? Può essere più semplice, in virtù di questa triste e apparente situazione di parità, tirare una linea sul passato e tentare di ricostruire? Grazie.
Io separerei l'ingoiare il rospo dalla disponibilità all'ascolto che deriva dall'aver sperimentato il tradire e i percorsi che portano al tradire.
Penso sia una vantaggio per certi versi, aver sperimentato il tradimento, dal punto di vista del giudizio che si può costruire dell'altro e di se stessi in relazione al tradimento dell'altro.
Ma, come ti han già, scritto, questo non significa che quel che c'è da elaborare sia "meno" o "meno importante".
Personalmente trovo piuttosto assurdo l'arroccamento sull'esclusività (perduta, come rospo da ingoiare) in una relazione in cui entrambi han sperimentato l'uscita dalla coppia e forse potrebbe essere l'opportunità di comprendere sinceramente e senza rospi o giochetti sui per sempre e i mai quali sono davvero i bisogni in gioco in quella coppia.
Tirar le righe sul passato....penso sia una delle più grandi stronzate che si possano non solo dire ma anche pensare.

Per ricostruire serve esattamente l'opposto, ossia entrar dentro e guardare senza pietà.
...questo è quello che vedo avvenire nella minoranza delle situazioni, che per farlo serve spogliarsi ai propri occhi (e non è sempre piacevole, forse quasi mai)...in fondo è più semplice spogliarsi con qualcun altro, magari chiamandolo pure amore ritrovato...o perduto...poco conta.