Persa/Ritrovata
Utente di lunga data
Riflettevo su le tante situazioni in cui vi sono amanti che vivono per anni questa situazione.
E' stato detto più volte qui e credo che la Schelotto ci abbia riempito un libro, cge questi rapporti abbiano la funzione di stampella di un matrimonio.
A parte che io tendo più definirla stampella del traditore, perché il tradito (se non è a sua volta traditore) magari zoppica, ma si tiene in piedi e tiene in piedi il rapporto senza stampelle.
Ma mi domandavo se è l'amante stampella del matrimonio o la moglie stampella del rapporto con l'amante.
Mi spiego meglio.
Le mogli, quando scoprono il tradimento hanno in genere reazioni eclatanti; anche chi non mette fuori casa le valigie o non fa scene da film di Muccino un bel po' dà fuori e pretende spiegazioni e chiusure...salvo poi tenerselo o riprenderselo...comunque un po' di casini li mette in piedi.
L'amante, che era già al corrente fin dall'inizio di essere "un'altra" ovvero della presenza dell'altro rapporto è in genere molto più accondiscendente (giustamente, dicono alcune, perché non si può immaginare che un uomo possa buttare tutto alle ortiche per qualche mese di frequentazione sporadica soprattutto se ci sono di mezzo dei figli...), ma questa accondiscendenza e comprensione arriva a dei livelli che, valutati oggettivamente da osservato esterni, sono eccessivi.
Arrivo al punto.
Mi chiedevo se non ci sia il timore da parte dell'amante (giustificato o meno dipende dai casi) che se l'uomo conteso fosse messo di fronte a una scelta sceglierebbe la moglie (non sto qui a analizzare i motivi per cui molti lo fanno, dove sta l'amore, il sesso, l'erotismo, la convenienza ecc).
Ma non potrrebbe invece essere più "producente" anche per l'amante "tagliare i viveri" al rapporto dicendo: "Io ci sono per te. Se mi vuoi (e con me vuoi la vita nuova ed entusiasmante che rappresento) sceglimi e lascia tua moglie. Ti do tempo 2 mesi di silenzio, poi mi chiami e mi dici cosa hai deciso."
Questo non sarebbe un modo per verificare chi è la stampella?
E' stato detto più volte qui e credo che la Schelotto ci abbia riempito un libro, cge questi rapporti abbiano la funzione di stampella di un matrimonio.
A parte che io tendo più definirla stampella del traditore, perché il tradito (se non è a sua volta traditore) magari zoppica, ma si tiene in piedi e tiene in piedi il rapporto senza stampelle.
Ma mi domandavo se è l'amante stampella del matrimonio o la moglie stampella del rapporto con l'amante.
Mi spiego meglio.
Le mogli, quando scoprono il tradimento hanno in genere reazioni eclatanti; anche chi non mette fuori casa le valigie o non fa scene da film di Muccino un bel po' dà fuori e pretende spiegazioni e chiusure...salvo poi tenerselo o riprenderselo...comunque un po' di casini li mette in piedi.
L'amante, che era già al corrente fin dall'inizio di essere "un'altra" ovvero della presenza dell'altro rapporto è in genere molto più accondiscendente (giustamente, dicono alcune, perché non si può immaginare che un uomo possa buttare tutto alle ortiche per qualche mese di frequentazione sporadica soprattutto se ci sono di mezzo dei figli...), ma questa accondiscendenza e comprensione arriva a dei livelli che, valutati oggettivamente da osservato esterni, sono eccessivi.
Arrivo al punto.
Mi chiedevo se non ci sia il timore da parte dell'amante (giustificato o meno dipende dai casi) che se l'uomo conteso fosse messo di fronte a una scelta sceglierebbe la moglie (non sto qui a analizzare i motivi per cui molti lo fanno, dove sta l'amore, il sesso, l'erotismo, la convenienza ecc).
Ma non potrrebbe invece essere più "producente" anche per l'amante "tagliare i viveri" al rapporto dicendo: "Io ci sono per te. Se mi vuoi (e con me vuoi la vita nuova ed entusiasmante che rappresento) sceglimi e lascia tua moglie. Ti do tempo 2 mesi di silenzio, poi mi chiami e mi dici cosa hai deciso."
Questo non sarebbe un modo per verificare chi è la stampella?