F
Franceschina
Guest
Ciao, vi leggo con piacere da un po' e ora vorrei chiedere un vostro consiglio, perchè la situazione che vivo mi sta logorando e con me le altre persone coinvolte. Sono consapevole di essere io la causa di tutto, eppure sono la prima a soffrirne come un cane e a non sapere come uscirne.
Cercherò di essere il più breve possibile per non annoiarvi troppo, ma la storia è lunga e complessa quindi non so se ci riuscirò. Se nel provarci dovessi omettere dettagli che vi servono per valutare, chiedete pure liberamente e vi risponderò.
Sposata da 12 anni, con uno splendido bambino di 10, nel corso del tempo ho sviluppato con mio marito un rapporto per certi versi un po' "anomalo". Legatissimi da tutti i punti di vista, con un affetto profondo (lui è una parte di me!), stima, rispetto, tanta voglia di fare le cose insieme e di condividere, dal punto di vista prettamente "intimo" eravamo diventati un po' come "fratello e sorella": niente più sesso ma nemmeno erotismo, mesi e mesi senza toccarci, senza nemmeno baciarci sulle labbra, senza più l'ombra di uno straccio di attrazione. E questo da anni. Eppure, anche se mi rendo conto che possa essere difficile da concepire, per tutto il resto abbiamo continuato a stare benissimo insieme e ad essere molto legati. Da amici e conoscenti venivamo additati come una bellissima coppia e vi assicuro che non era solo apparenza. Insieme ci divertivamo, ci completavamo, eravamo sereni.
Forse per sopperire a certe mancanze, un paio di volte in questi dodici anni l'ho tradito. Una volta con un vecchio amico che stimo molto e con cui ad un certo è scattata "la scintilla", l'altra con un ex collega con cui c'è sempre stata una certa attrazione. Entrambe le storie sono durate lo spazio di pochi incontri, per mio volere (della serie: ma che cavolo sto facendo???). Per il resto non sono mai andata in cerca di relazioni "extra" nonostante le possibilità e i corteggiatori non mi siano mai mancati, non mi è mai interessato farmi degli amanti, perchè quello che volevo era stare con lui, la nostra coppia e la nostra bella famiglia.
Ora invece è tutto diverso.
Otto mesi fa ho incontrato un uomo ed è nato un grande amore.
Con lui c'è tutto: non solo la passione che nella mia relazione mancava, ma un'affinità immensa, la voglia di stare insieme e di fare progetti per il futuro. Mi sembra di conoscerlo da sempre, lo desidero, lo amo profondamente. Forse l'ho amato da subito.
Per raccontare tutto quello che è accaduto in questi lunghi mesi, tutte le vicissitudini, ci vorrebbe un libro, per cui cercherò di darvi solo gli elementi salienti.
Data la mia indole aperta, e dato il legame profondo con mio marito, non sono riuscita a tenergli nascosta la cosa a lungo, e dopo un primo brevissimo periodo in cui ero totalmente disorientata, gli ho raccontato tutto.
Fra pianti ed angosce abbiamo cercato di affrontare la cosa insieme, lui è stato comprensivo oltre ogni aspettativa, credo che abbia sempre sperato (e speri tuttora) che sia solo una sbandata, che prima o poi finirà, e che le cose torneranno come prima.
Ma non è stato e non è così.
Per ben due volte ho anche provato a lasciare l'altro, ma senza successo.
I giorni in cui non ci siamo visti sono stati i più brutti della mia vita, mi sentivo completamente persa e disperata. Da un lato cercavo di farmi forza, dicendomi che se volevo ce l'avrei fatta, che si superano cose ben peggiori, dall'altro mi chiedevo se in fondo questo fosse giusto. Se fosse giusto rinunciare a una cosa così meravigliosa che mi sta dando tutto, che mi fa provare cose che non ho mai provato in vita mia. Così, inevitabilmente, entrambi i miei tentativi sono falliti miseramente, e sono ritornata da lui.
Con mio marito continuiamo ad alternare momenti in cui si parla di separazione, ad altri in cui non se ne parla proprio, facendo finta di niente, ad altri ancora in cui si cerca di trovare una strada per ricominciare. Il tutto cercando di continuare a mostrarci sereni agli occhi di nostro figlio, e vi assicuro che per entrambi è uno sforzo immane!
Con l'altro siamo sempre più legati, ci amiamo sempre di più, già da tempo abbiamo anche parlato di andare a vivere insieme, ci siamo anche rivolti ad un'agenzia immobiliare per cercare un appartamento tutto per noi. Abbiamo pensato che così, quando mi separerò da mio marito, poichè mio figlio vivrà con me (non potrei mai rinunciare a questo!), almeno avremo un posto tutto per noi, in cui poter stare insieme quando il mio bimbo sarà con il papà.
Io e mio marito, quando ne abbiamo parlato, abbiamo valutato sia l'ipotesi di separarci completamente, che quella di vivere per un po' da "separati in casa". Siamo terrorizzati alla sola idea della sofferenza che tutto ciò provocherà in nostro figlio e siamo consapevoli che, qualsiasi strada decideremo di percorrere, dovrà essere quella che limiterà al massimo il suo dolore.
Se ci separeremo completamente, è necessario che lui rimanga assolutamente presente nella vita del nostro bambino (che gli è legatissimo), che continui ad essere parte della sua quotidianità e non certo che lo veda solo nel week end e quindici giorni in agosto!
Insomma, siamo disorientati, impauriti, e non sappiamo davvero che cosa fare!
Tutto mi sembra più grande di me e così vivo in un limbo.
Perchè non è solo il lato pratico della questione a preoccuparmi e a sembrarmi irrisolvibile, ma anche quello emotivo.
Perchè, se da un lato vorrei il mio futuro con l'altro e sento di amarlo sempre di più, dall'altro soffro tremendamente al solo pensiero di distruggere la vita a mio marito, di farlo soffrire dopo tutto quello che abbiamo condiviso in tutti questi anni, perchè comunque mi sento ancora molto legata a lui (e come potrebbe essere altrimenti?)
Così peggioro la situazione di giorno in giorno, sentendomi come "sdoppiata", continuando a vivere una sorta di doppia vita che sta logorando sia me che gli altri.
L'altro soffre tanto, a volte piange con me dicendomi che non ne può più di questa situazione, che mi vuole tutta per lui e che vuole la nostra vita insieme.
Mio marito si sta vedendo crollare addosso anni e anni di progetti e di aspettative, dopo aver dedicato tutta la sua vita alla sua famiglia, in cui credeva sopra ad ogni altra cosa.
Io soffro per tutti e tre, non riesco più a dormire, mangio pochissimo, ed è tutta colpa mia.
Vi prego aiutatemi anche solo con qualche parola, un consiglio, un parere, perchè non so davvero più che pesci pigliare e sono alla frutta.
A volte vorrei solo scomparire..
Grazie anche solo per avremi letto, scusate se non sono riuscita ad essere breve come promesso.
Francesca
Cercherò di essere il più breve possibile per non annoiarvi troppo, ma la storia è lunga e complessa quindi non so se ci riuscirò. Se nel provarci dovessi omettere dettagli che vi servono per valutare, chiedete pure liberamente e vi risponderò.
Sposata da 12 anni, con uno splendido bambino di 10, nel corso del tempo ho sviluppato con mio marito un rapporto per certi versi un po' "anomalo". Legatissimi da tutti i punti di vista, con un affetto profondo (lui è una parte di me!), stima, rispetto, tanta voglia di fare le cose insieme e di condividere, dal punto di vista prettamente "intimo" eravamo diventati un po' come "fratello e sorella": niente più sesso ma nemmeno erotismo, mesi e mesi senza toccarci, senza nemmeno baciarci sulle labbra, senza più l'ombra di uno straccio di attrazione. E questo da anni. Eppure, anche se mi rendo conto che possa essere difficile da concepire, per tutto il resto abbiamo continuato a stare benissimo insieme e ad essere molto legati. Da amici e conoscenti venivamo additati come una bellissima coppia e vi assicuro che non era solo apparenza. Insieme ci divertivamo, ci completavamo, eravamo sereni.
Forse per sopperire a certe mancanze, un paio di volte in questi dodici anni l'ho tradito. Una volta con un vecchio amico che stimo molto e con cui ad un certo è scattata "la scintilla", l'altra con un ex collega con cui c'è sempre stata una certa attrazione. Entrambe le storie sono durate lo spazio di pochi incontri, per mio volere (della serie: ma che cavolo sto facendo???). Per il resto non sono mai andata in cerca di relazioni "extra" nonostante le possibilità e i corteggiatori non mi siano mai mancati, non mi è mai interessato farmi degli amanti, perchè quello che volevo era stare con lui, la nostra coppia e la nostra bella famiglia.
Ora invece è tutto diverso.
Otto mesi fa ho incontrato un uomo ed è nato un grande amore.
Con lui c'è tutto: non solo la passione che nella mia relazione mancava, ma un'affinità immensa, la voglia di stare insieme e di fare progetti per il futuro. Mi sembra di conoscerlo da sempre, lo desidero, lo amo profondamente. Forse l'ho amato da subito.
Per raccontare tutto quello che è accaduto in questi lunghi mesi, tutte le vicissitudini, ci vorrebbe un libro, per cui cercherò di darvi solo gli elementi salienti.
Data la mia indole aperta, e dato il legame profondo con mio marito, non sono riuscita a tenergli nascosta la cosa a lungo, e dopo un primo brevissimo periodo in cui ero totalmente disorientata, gli ho raccontato tutto.
Fra pianti ed angosce abbiamo cercato di affrontare la cosa insieme, lui è stato comprensivo oltre ogni aspettativa, credo che abbia sempre sperato (e speri tuttora) che sia solo una sbandata, che prima o poi finirà, e che le cose torneranno come prima.
Ma non è stato e non è così.
Per ben due volte ho anche provato a lasciare l'altro, ma senza successo.
I giorni in cui non ci siamo visti sono stati i più brutti della mia vita, mi sentivo completamente persa e disperata. Da un lato cercavo di farmi forza, dicendomi che se volevo ce l'avrei fatta, che si superano cose ben peggiori, dall'altro mi chiedevo se in fondo questo fosse giusto. Se fosse giusto rinunciare a una cosa così meravigliosa che mi sta dando tutto, che mi fa provare cose che non ho mai provato in vita mia. Così, inevitabilmente, entrambi i miei tentativi sono falliti miseramente, e sono ritornata da lui.
Con mio marito continuiamo ad alternare momenti in cui si parla di separazione, ad altri in cui non se ne parla proprio, facendo finta di niente, ad altri ancora in cui si cerca di trovare una strada per ricominciare. Il tutto cercando di continuare a mostrarci sereni agli occhi di nostro figlio, e vi assicuro che per entrambi è uno sforzo immane!
Con l'altro siamo sempre più legati, ci amiamo sempre di più, già da tempo abbiamo anche parlato di andare a vivere insieme, ci siamo anche rivolti ad un'agenzia immobiliare per cercare un appartamento tutto per noi. Abbiamo pensato che così, quando mi separerò da mio marito, poichè mio figlio vivrà con me (non potrei mai rinunciare a questo!), almeno avremo un posto tutto per noi, in cui poter stare insieme quando il mio bimbo sarà con il papà.
Io e mio marito, quando ne abbiamo parlato, abbiamo valutato sia l'ipotesi di separarci completamente, che quella di vivere per un po' da "separati in casa". Siamo terrorizzati alla sola idea della sofferenza che tutto ciò provocherà in nostro figlio e siamo consapevoli che, qualsiasi strada decideremo di percorrere, dovrà essere quella che limiterà al massimo il suo dolore.
Se ci separeremo completamente, è necessario che lui rimanga assolutamente presente nella vita del nostro bambino (che gli è legatissimo), che continui ad essere parte della sua quotidianità e non certo che lo veda solo nel week end e quindici giorni in agosto!
Insomma, siamo disorientati, impauriti, e non sappiamo davvero che cosa fare!
Tutto mi sembra più grande di me e così vivo in un limbo.
Perchè non è solo il lato pratico della questione a preoccuparmi e a sembrarmi irrisolvibile, ma anche quello emotivo.
Perchè, se da un lato vorrei il mio futuro con l'altro e sento di amarlo sempre di più, dall'altro soffro tremendamente al solo pensiero di distruggere la vita a mio marito, di farlo soffrire dopo tutto quello che abbiamo condiviso in tutti questi anni, perchè comunque mi sento ancora molto legata a lui (e come potrebbe essere altrimenti?)
Così peggioro la situazione di giorno in giorno, sentendomi come "sdoppiata", continuando a vivere una sorta di doppia vita che sta logorando sia me che gli altri.
L'altro soffre tanto, a volte piange con me dicendomi che non ne può più di questa situazione, che mi vuole tutta per lui e che vuole la nostra vita insieme.
Mio marito si sta vedendo crollare addosso anni e anni di progetti e di aspettative, dopo aver dedicato tutta la sua vita alla sua famiglia, in cui credeva sopra ad ogni altra cosa.
Io soffro per tutti e tre, non riesco più a dormire, mangio pochissimo, ed è tutta colpa mia.
Vi prego aiutatemi anche solo con qualche parola, un consiglio, un parere, perchè non so davvero più che pesci pigliare e sono alla frutta.
A volte vorrei solo scomparire..
Grazie anche solo per avremi letto, scusate se non sono riuscita ad essere breve come promesso.
Francesca