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Old Cigno55
Guest
Serenità
E' tante volte che comincio e cancello, sentendomi inadeguata e incapace di esternare a parole e nn annoiare nessuno con argomenti già triti e ritriti.
Ma per ognuno la propria storia è unica e sola, e provo a chiedere come riaquistare un poco di tranquillità:
dopo un anno in cui mi accorsi del classico tradimento del marito con la segretaria di 16 anni meno ( una volta lessi che ci vuole stile anche nel tradire), un anno in cui ho perso dignità, umanità e salute per sapere dove stava la verità e nn la sua versione di comodo, ho deciso di nn parlargiene piu', in quanto stava logorando nn solo me, ma anche i figli, i quali sono stati spettatori forzati di una storia squallida e umiliante.
Ho cercato di nn pensarci, faccio finta di niente, i ragazzi sembrano riprendersi dal crollo del mito "famiglia", ma dentro di me.....nn gli credo piu':
Quando lo vedo uscire per andare al lavoro e tornare la sera, lo immagino infilare il suo camice bianco, e indossare la maschera del buono, bravo, comprensivo, disponibile, affabile professionista (così me lo descrivono alcune delle sue clienti mie conoscenti, e mi chiedo di chi stanno parlando) e impazzisco per sapere con chi divido la mia vita.
Mi chiedo: mi separo? e se le mie sono paranoie? mi richiedo: resto? e chi mi da certezze?
Nn lui, si giustifica dicendo che quello che è successo è stata per colpa mia, che lo lasci lavorare in pace per il benessere della famiglia. E mi scordi quello che è successo come ha fatto lui... ma il tradimento è come perdere la verginità: una volta fatto ci si prende gusto! Che lui, avendo tanta materia prima, di gusto ne abbia a sufficienza?
E' tante volte che comincio e cancello, sentendomi inadeguata e incapace di esternare a parole e nn annoiare nessuno con argomenti già triti e ritriti.
Ma per ognuno la propria storia è unica e sola, e provo a chiedere come riaquistare un poco di tranquillità:
dopo un anno in cui mi accorsi del classico tradimento del marito con la segretaria di 16 anni meno ( una volta lessi che ci vuole stile anche nel tradire), un anno in cui ho perso dignità, umanità e salute per sapere dove stava la verità e nn la sua versione di comodo, ho deciso di nn parlargiene piu', in quanto stava logorando nn solo me, ma anche i figli, i quali sono stati spettatori forzati di una storia squallida e umiliante.
Ho cercato di nn pensarci, faccio finta di niente, i ragazzi sembrano riprendersi dal crollo del mito "famiglia", ma dentro di me.....nn gli credo piu':
Quando lo vedo uscire per andare al lavoro e tornare la sera, lo immagino infilare il suo camice bianco, e indossare la maschera del buono, bravo, comprensivo, disponibile, affabile professionista (così me lo descrivono alcune delle sue clienti mie conoscenti, e mi chiedo di chi stanno parlando) e impazzisco per sapere con chi divido la mia vita.
Mi chiedo: mi separo? e se le mie sono paranoie? mi richiedo: resto? e chi mi da certezze?
Nn lui, si giustifica dicendo che quello che è successo è stata per colpa mia, che lo lasci lavorare in pace per il benessere della famiglia. E mi scordi quello che è successo come ha fatto lui... ma il tradimento è come perdere la verginità: una volta fatto ci si prende gusto! Che lui, avendo tanta materia prima, di gusto ne abbia a sufficienza?