Bruja
Utente di lunga data
Si parla di tradire, di solito nel rapporto di coppia, ma raramente del tradimento in sè!
Noi subiamo tradimenti di vario genere: da amici dove non essendoci la gelosia il tradimento è diverso e più insopportabile, dalle aspettative della vita che non vengono rispettate, dalle necessità che obbligano a tradimenti di progettualità e prospettive, e dalla quotidianità del lavoro e della vita stessa.
Rammento una carissima ragazza, malata di linfoma, che scrisse su un forum dicendo che a 30 anni, appena laureata e prossima alle nozze era tradita dalla vita, che le ha negato di poterla vivere!
Ecco allargherei il senso del tradimento che percepiamo, ma capisco che quello più cocente sembra quello che ci infligge la persona amata! Perchè questo? Cosa rende tanto doloroso questo tradimento, in fondo meno devastante di altri sulla carta?
Immagino sia la crisi di identità in cui cadiamo quando subiamo un tradimento; non ci sentiamo amati perchè non ci giudichiamo adeguati, ci sentiamo insufficienti e inadatti e quindi chi è meglio o viene giudicato/a meglio ci scippa l'amore di chi vogliamo per noi!
Tutto si riconduce alla domanda primaria: perchè chi ha molta autostima ed è sicuro si sè in modo consapevole, soffre molto meno in caso di tradimento?
In fondo noi consegnamo (in latino tradire è tradere = "consegnare") in mano al partner l'affermazione della nostra personalità e della nostra referenzialità affettiva e di stima. Chiaro che se questa viene meno noi entriamo in crisi non perchè l'altro/a abbia scelto una persona diversa da noi, quello accade come in qualunque possibilità di scelta umana, ma perchè il fondamento della nostra costruzione esistenziale è dipendente da quella persona! Questo è l'errore, anzi la costante che dovremmo prendere con meno rigidità.
Per questo quando il tradimento siamo noi ad infliggerlo cerchiamo tutte le attenuanti possibili più per non avere il peso del malessere dell'altro/a che per vera convinzione del nostro diritto.
La nostra consapevolezza e il nostro valore non dipende mai dalla persona che ci ama o amiamo, staremmo freschi...........
Tuttavia quello che vorrei aggiungere e che non mi stanco di sottolineare è che trovo risibile, patetico e infantile la frase "negare l'evidenza"; l'ho detto altre volte, io sopporterei con dispiacere un tradimento, ma me ne farei una ragione, ma non tollererei che in virtù della volia di impunità di un traditore mi si facesse passare anche per imbecille. Questo non lo permetterei a nessuno, figuriamoci a chi non ha neppure i titoli per confutare la verità!
Accetto contraddizioni ed opinioni divergenti..........astenersi per favore dai corpi contundenti
Bruja
p.s. approfitto per mantenere una promessa di chiarimenti circa il mio nick:
ho scelto bruja, che significa strega in spagnolo, perchè nel periodo più buio della tolleranza, le donne erboriste, medichesse, levatrici e che avevano molte cognizioni scientifiche, se non erano di alto lignaggio, venivano bollate dell'ignorante imperante come streghe e sataniste.........e venivano torturate e costrette all'autodafè ed al rogo da chi per combattere non usava le opinioni ma la ferocia. Per quelle donne ho assunto questo nick che ha un significato ben diverso da quello fmnettistico, seduttivo ed occhieggiante, che spesso viene dato a nick similari....... Anche quelle donne furono tradite dalla società morbosa e ignorante!
Noi subiamo tradimenti di vario genere: da amici dove non essendoci la gelosia il tradimento è diverso e più insopportabile, dalle aspettative della vita che non vengono rispettate, dalle necessità che obbligano a tradimenti di progettualità e prospettive, e dalla quotidianità del lavoro e della vita stessa.
Rammento una carissima ragazza, malata di linfoma, che scrisse su un forum dicendo che a 30 anni, appena laureata e prossima alle nozze era tradita dalla vita, che le ha negato di poterla vivere!
Ecco allargherei il senso del tradimento che percepiamo, ma capisco che quello più cocente sembra quello che ci infligge la persona amata! Perchè questo? Cosa rende tanto doloroso questo tradimento, in fondo meno devastante di altri sulla carta?
Immagino sia la crisi di identità in cui cadiamo quando subiamo un tradimento; non ci sentiamo amati perchè non ci giudichiamo adeguati, ci sentiamo insufficienti e inadatti e quindi chi è meglio o viene giudicato/a meglio ci scippa l'amore di chi vogliamo per noi!
Tutto si riconduce alla domanda primaria: perchè chi ha molta autostima ed è sicuro si sè in modo consapevole, soffre molto meno in caso di tradimento?
In fondo noi consegnamo (in latino tradire è tradere = "consegnare") in mano al partner l'affermazione della nostra personalità e della nostra referenzialità affettiva e di stima. Chiaro che se questa viene meno noi entriamo in crisi non perchè l'altro/a abbia scelto una persona diversa da noi, quello accade come in qualunque possibilità di scelta umana, ma perchè il fondamento della nostra costruzione esistenziale è dipendente da quella persona! Questo è l'errore, anzi la costante che dovremmo prendere con meno rigidità.
Per questo quando il tradimento siamo noi ad infliggerlo cerchiamo tutte le attenuanti possibili più per non avere il peso del malessere dell'altro/a che per vera convinzione del nostro diritto.
La nostra consapevolezza e il nostro valore non dipende mai dalla persona che ci ama o amiamo, staremmo freschi...........
Tuttavia quello che vorrei aggiungere e che non mi stanco di sottolineare è che trovo risibile, patetico e infantile la frase "negare l'evidenza"; l'ho detto altre volte, io sopporterei con dispiacere un tradimento, ma me ne farei una ragione, ma non tollererei che in virtù della volia di impunità di un traditore mi si facesse passare anche per imbecille. Questo non lo permetterei a nessuno, figuriamoci a chi non ha neppure i titoli per confutare la verità!
Accetto contraddizioni ed opinioni divergenti..........astenersi per favore dai corpi contundenti

Bruja
p.s. approfitto per mantenere una promessa di chiarimenti circa il mio nick:
ho scelto bruja, che significa strega in spagnolo, perchè nel periodo più buio della tolleranza, le donne erboriste, medichesse, levatrici e che avevano molte cognizioni scientifiche, se non erano di alto lignaggio, venivano bollate dell'ignorante imperante come streghe e sataniste.........e venivano torturate e costrette all'autodafè ed al rogo da chi per combattere non usava le opinioni ma la ferocia. Per quelle donne ho assunto questo nick che ha un significato ben diverso da quello fmnettistico, seduttivo ed occhieggiante, che spesso viene dato a nick similari....... Anche quelle donne furono tradite dalla società morbosa e ignorante!