Di meglio tesora?
Non spezzarsi.
Non so se ci sia di meglio, davvero non ce la faccio piu' a chiedermelo. Una cosa è sicura, dopo anni di esperienza con me stessa, se avverto che in una relazione vi è un qualcosa che disattende le mie aspettative, non riesco piu' ad essere tollerante come un tempo.
Per anni mi sono" piegata "come dici tu compos, trovando sempre mille giustificazioni nell'altro, ora vi era un cosa, ora vi era l'altra..e il risultato era sempre lo stesso...fino ad entrare in uno stato depressivo spaventoso...
Un giorno, grazie ad una persona amica, che mi ha dato una scrollata micidiale ho incominciato a reagire...lo zerbino , dopo essersi piegata per anni, ha ripreso in mano la sua vita e la sua dignità.
Ovviamente tutto è andato a rotoli.Quegli equilibri che mai c'erano stati-proprio perchè mi piegavo- si sono enfatizzati,e tutto si è spezzato sempre piu' violentemente. Se ieri ad un comportamento" X" stavo male e non reagivo se non lamentandomi, e non come avrei dovuto, successivamente allo stesso comportamento "X" lo invitavo ad uscire fuori dalla porta.
Ora io non so bene cosa intenda tu Per "vizietti", quello che è importante è che tu ti stai chiedendo fino a che punto è giusto "abbozzare" per tirare avanti, perchè è evidente che questi ti procurino malessere.
Oggi, ex Miciolidia , alla luce di quello che ha vissuto...non sa piu' tollerare un qualcosa che di reiterato la fa piegare alla volontà di qualcuno.
Se avverto , come lo avvertivo vent'anni fa, che un qualcosa non mi porta a quel benessere che mi aspetto in una relazione anche di tipo amicale...recido, e punto.
Chiedersi piuttosto perchè ci pieghiamo pur di continuare a portare avanti quella relazione credo sia la domanda giusta. Quando l'ho capito...e mi ci sono voluti anni, è stato sicuramente doloroso per me stessa, ma necessario per ricominciare da me.
Quello che ti fa male oggi , domani sarà capace di fartene di piu' cara compos. le persone non cambiano, solo da noi stessi possiamo pretendere cambiamenti che devono avere come fondamentale obbiettivo la cura verso noi stessi, il pensare a come ci vogliamo, e a cosa ci fa bene o quantomeno meno male.