Bruja
Utente di lunga data
Lasciate l'essere umano libero di scegliere tra una verità ed una lieta menzogna; quasi certamente opterà per la seconda. Ma sceglierà ancora la seconda tra una verità lieta e una molto lieta, e se necessario preferirà una menzogna ben aggiustata ad una verità scomoda.. A volta ci sono perfino mezze verità che avallano felicemente un inganno.
Questo lo ha capito il marito di una mia vecchia conoscenza.
La tradisce da vent'anni con una regolarità quasi metematica. Ogni sabato va fuori con gli amici (leggi night) dove ha le sue relazioni periodiche, lei però preferisce credere che il marito faccia la partitella amichevole, che goiustifica le piccole perdite di denaro, anche se torna con strani profumi addosso. Preferisce credere che usi il Porsche anzichè l'utilitaria perchè è più confortevole
e fa più bella figura con gli amici. Pazienza se ogni tot il marito rierntra all'alba per strani guasti al motore. Preferisce credere addirittura, un paio di volto che l'ha colto in flagrente, che il marito soccorra con gentile premura alcune signore con l'auto in panne, tutte avvenenti, con accento straniero che non sanno cavarsela senza un aiuto........
Pare che invece non abbia capito nulla un altro amico che dopo 10 anni di felice matrimonio, ha avuto un'avventuretta durante un viaggio di lavoro in Bielorussia.....
Nonostante tutti gli dicessero di non fare parola con la moglie ma di comprendere che il suo senso di colpa doveva farlo diventare un uomo più certo del valore della moglie, ha deciso di confessarle tutto.
La sera ha trovato le valigie davanti alla porta!
Se la sincerità è tenuta in conto di virtù, paga davvero male! Non esiste un "figliuol prodigo" nella realtà, poichè da molte reazioni viene incentivata l'ipocrisia e la menzogna.
Non voglio fare moralismo spicciolo, non infastidisco moralmente le persone con la pretesa di doveri inattuabili, voglio solo invitare ad una corretta valutazione dei fatti.
Lo chiedo come domanda sinceramente preplessa, dovremo riconoscere all'ipocrisia ed alla menzogna quello stato di valori di cui buon senso e ragione la priverebbero?
Se un valore contribuisce alla coesione nella società umana, allora la verità è solo una delle possibilità?
Strano come spesso l'ipocrisia unisca e la sincerità divida...........bella forza direte voi, si mente e si prospetta a chi valuta una realtà sistemata e preparata a dovere; è vero ma non è forse così che vanno le cose? Ripeto lo domando perchè pare che chi professi la sincerità finisca come i cane nel deserto.
Non mi fermo all'analisi utilitaristica però, mi affido anche alla razionalità. La sincerità non potrebbe diventare una intrusione nella sfera personale di qualcuno? Dire ad una persona che è tradita o che qualcuno tradisce le sue aspettative è amicizia, senso di equità o delazione?
In fondo se vediamo una persona conosciuta agghindata e curatissima ma resta una botte per errore di scelte estetiche su quale base di virtù decidiamo di dirglielo, o magari come mai non glielo diciamo certe che la sincerità verrebbe presa per atteggiamento malevolo? Oppure far notare ad un collega che disquisisce di alti concetti che dovrebbe usare più dentifricio e alitare meno nelle sue concioni sarebbe corretto?
Sarà una questione oziosa quella che affronto, ma andiamo verso una società ed una realtà in cui la sincerità pare più un fardello oneroso che una virtù specchiata. L'idea sarebbe che si paghi per le proprie menzogne o inganni, ed a volte accade, ma quante volte paghiamo a caro prezzo anche la nostra sincerità o quella che ci viene confessata!!
Questo non cambia ovviamente la preferenza verso la sincerità e la trasparenza, ma bisognerebbe che la verità fosse l'usuale forma di rapportarsi e non una virtù, spesso pericolosa per chi la professa, in un mondo di ipocrisia spesso premiata.
Il Re è nudo, ma ci vuole l'innocenza di un bambino, perchè lo si possa dire ad alta voce!
Bruja
Questo lo ha capito il marito di una mia vecchia conoscenza.
La tradisce da vent'anni con una regolarità quasi metematica. Ogni sabato va fuori con gli amici (leggi night) dove ha le sue relazioni periodiche, lei però preferisce credere che il marito faccia la partitella amichevole, che goiustifica le piccole perdite di denaro, anche se torna con strani profumi addosso. Preferisce credere che usi il Porsche anzichè l'utilitaria perchè è più confortevole

Pare che invece non abbia capito nulla un altro amico che dopo 10 anni di felice matrimonio, ha avuto un'avventuretta durante un viaggio di lavoro in Bielorussia.....
Nonostante tutti gli dicessero di non fare parola con la moglie ma di comprendere che il suo senso di colpa doveva farlo diventare un uomo più certo del valore della moglie, ha deciso di confessarle tutto.
La sera ha trovato le valigie davanti alla porta!
Se la sincerità è tenuta in conto di virtù, paga davvero male! Non esiste un "figliuol prodigo" nella realtà, poichè da molte reazioni viene incentivata l'ipocrisia e la menzogna.
Non voglio fare moralismo spicciolo, non infastidisco moralmente le persone con la pretesa di doveri inattuabili, voglio solo invitare ad una corretta valutazione dei fatti.
Lo chiedo come domanda sinceramente preplessa, dovremo riconoscere all'ipocrisia ed alla menzogna quello stato di valori di cui buon senso e ragione la priverebbero?
Se un valore contribuisce alla coesione nella società umana, allora la verità è solo una delle possibilità?
Strano come spesso l'ipocrisia unisca e la sincerità divida...........bella forza direte voi, si mente e si prospetta a chi valuta una realtà sistemata e preparata a dovere; è vero ma non è forse così che vanno le cose? Ripeto lo domando perchè pare che chi professi la sincerità finisca come i cane nel deserto.
Non mi fermo all'analisi utilitaristica però, mi affido anche alla razionalità. La sincerità non potrebbe diventare una intrusione nella sfera personale di qualcuno? Dire ad una persona che è tradita o che qualcuno tradisce le sue aspettative è amicizia, senso di equità o delazione?
In fondo se vediamo una persona conosciuta agghindata e curatissima ma resta una botte per errore di scelte estetiche su quale base di virtù decidiamo di dirglielo, o magari come mai non glielo diciamo certe che la sincerità verrebbe presa per atteggiamento malevolo? Oppure far notare ad un collega che disquisisce di alti concetti che dovrebbe usare più dentifricio e alitare meno nelle sue concioni sarebbe corretto?
Sarà una questione oziosa quella che affronto, ma andiamo verso una società ed una realtà in cui la sincerità pare più un fardello oneroso che una virtù specchiata. L'idea sarebbe che si paghi per le proprie menzogne o inganni, ed a volte accade, ma quante volte paghiamo a caro prezzo anche la nostra sincerità o quella che ci viene confessata!!
Questo non cambia ovviamente la preferenza verso la sincerità e la trasparenza, ma bisognerebbe che la verità fosse l'usuale forma di rapportarsi e non una virtù, spesso pericolosa per chi la professa, in un mondo di ipocrisia spesso premiata.
Il Re è nudo, ma ci vuole l'innocenza di un bambino, perchè lo si possa dire ad alta voce!
Bruja