V
valentina
Guest
Ho ripreso questo tuo pensiero perchè lo condivido, lo trovo bellissimo ed espresso con chiarezza assoluta.
Bisogna esser forti per amare la debolezza degli altri e superare la nostra, bisogna tenersi stretto l'amore anche quando la vita, le circostanze, gli altri, sembrano volercelo portare via, quando alziamo le difese ed i sogni, quando crediamo di meritare di più e diamo sempre di meno magari senza accorgercene, quando ci sentiamo feriti, umiliati o semplicemente non gratificati, annoiati.
Chi ci ferisce ha già dentro di sè questa ferita, chi ci sembra che non ci ami, ha dentro di sè questo non amore.
Teniamone tutti conto prima di sentirci nel giusto e condannare chi tradisce.
Non lo dico solo a voi, lo sto dicendo prima di tutto a me stessa perchè sono stata tradita ed ho anche condannato.
Grazie Bruja.
Bruja ha detto:... Vuoi la mia vera concezione del tradimento, anche se spesso viene fatto in modo superficiale, sgangherato e senza preoccuparsi della sofferenza altrui?
Penso che, nella quasi totalità fatto salvo chi tradisce per passarsi il tempo, lungi dall'essere quel che appare, è una RICHIESTA DI AIUTO E DI ATTENZIONE, un po' come il broncio che fanno i bambini se li trascuri.
Ed è questo il motivo che mi fa sostenere che una richiesta di aiuto fatta in questo modo dimostra la non perfetta evoluzione della personalità di chi tradisce; intendiamoci non parlo della sfera esistenziale e della propria realizzazione sociale ed intellettuale, quanto della reazione istintiva a "problematiche affettive".
Un traditore spesso è una persona trascurata, ma non solo nella coppia, spesso lo è già dalla sua storia affettiva che parte dall'infanzia ed arriva all'adolescenza, fino alla giovinezza.
Sembrerebbe un giudizio tranchant , invece io lo intendo come chi non avendo completato le sue esigenze/esperienze affettive, non ha in sè le armi per affrontare un problema se non attraverso l'autoaggiustamento compensativo delle lacune.
Probabilmente questo mio pensiero sarà contrastato e mal assorbito, ma tutte le persone che ho conosciuto e che hanno tradito, avevano a loro volta subito un ben lontano e precedente "tradimento" nell'aspettativa affettiva che avrebbe dovuto renderle persone amate e felici.
Gide diceva che "non si avvertono le proprie catene quando si segue spontaneamente chi le trascina"..................ecco chi ci fa tradire ci offre un'altra catena che crediamo risolva le pastoie della prima, e spesso non siamo noi ad esserci liberati della "prigionia precedente" bensì è la nostra ricerca di affetto che ci fa infilare vita in altre catene che, spesso, sappiamo non porteranno da nessuna parte, ma che hanno solo la caratteristica di sembrarci le catene di una prigione dorata.
Quello che servirebbe, e so di chiedere l'utopia per eccellenza, è la libertà che offre il sentirsi amati, senza che questa prerogativa ferisca l'amore altrui. Chi si sente amato è pieno dell'amore che riceve e dell'amore che sente per se in quanto felice e compensato; ecco perchè quasi sempre riesce ad essera anche una persona che ama liberalmente e sa donarsi senza necessità trasgressive.
Credo che questa valutazione sia importante anche per i traditi perchè permette loro di capire cosa bisogna evitare per tenere lontano questo spauracchio della coppia....
Bisogna esser forti per amare la debolezza degli altri e superare la nostra, bisogna tenersi stretto l'amore anche quando la vita, le circostanze, gli altri, sembrano volercelo portare via, quando alziamo le difese ed i sogni, quando crediamo di meritare di più e diamo sempre di meno magari senza accorgercene, quando ci sentiamo feriti, umiliati o semplicemente non gratificati, annoiati.
Chi ci ferisce ha già dentro di sè questa ferita, chi ci sembra che non ci ami, ha dentro di sè questo non amore.
Teniamone tutti conto prima di sentirci nel giusto e condannare chi tradisce.
Non lo dico solo a voi, lo sto dicendo prima di tutto a me stessa perchè sono stata tradita ed ho anche condannato.
Grazie Bruja.