G
Gastone
Guest
e' finito anche un altro week end.
Su tre serate (venerdi/sabato/domenica) sono uscito solo sabato con dei miei colleghi.La solita cena mensile per cementare i rapporti,ma ieri sera devo dire che il gruppo si e' sciolto per noia alle ore 23.45 in un'epidemia di improvvisi mal di testa o urgentissimi impegni pomeridiani.Puo' anche essere vero.In fin dei conti sono solo io a trascorrere le domeniche nell'inutilita' assoluta.
Ho vagabondato con la macchina sino all'una di notte.In giro per la citta' osservavo il via vai di persone sotto i porticati appena usciti dalle sale cinema,osservavo le auto confinanti ai semafori:in quasi tutte vi erano coppie di uomini e donne.Solo il mio sedile passeggero era vuoto e non sapete quanto avrei desiderato avere una persona a bordo con cui parlare.
Mi metto sulla strada di casa ormai sconsolato.Ad un semaforo interminabile in una via buia e poco frequentata, una "signorina" molto avvenente cerca di attirare il mio sguardo attraverso il finestrino.Lei e' molto fine,una bellezza penso dell'est,capelli neri,intuisco nell'oscurita' della notte gli occhi chiari,vestito nero e stivali neri.Assolutamente un'abbigliamento sensuale ma non volgare come di solito caratterizza questa tipologia di lavoratrici.
Non mi sembra molto soddisfatta della serata.Penso che la sola nota lieta sia la temperatura ancora piacevole e sopportabile ancora per qualche ora.
Il semaforo e' fisso sul rosso,il mio sguardo viene attirato da quella bellezza.
Per un attimo ho pensato di chiamarla e di chiederle quanto volesse.Non sono mai stato con una "signorina" e sono sempre stato atterrito piu' che dalla sconcezza morale dalla possibilita',dai rischi di contrarre qualche malattia sessuale.
La notte scorsa devo dire che avrei anche trascurato questo rischio,mi sono fermato solo perche' oltre alle carte di credito e al bancomat mi rimanevano in tasca la bellezza di 20 euro.Va bene gli sconti,la serata piatta,ma la bella signorina non mi avrebbe mai consentito nemmeno il giro dell'isolato per quella cifra.Fatto sta che arriva il verde e sgommo via.
Entro in casa,mi butto sul divano prono e mi risveglio supino alle 9.30 di questa domenica mattina.
Ripenso alla giornata e mi ripeto come sono stato fortunato a non cadere in quel baratro di umiliazione.
Su tre serate (venerdi/sabato/domenica) sono uscito solo sabato con dei miei colleghi.La solita cena mensile per cementare i rapporti,ma ieri sera devo dire che il gruppo si e' sciolto per noia alle ore 23.45 in un'epidemia di improvvisi mal di testa o urgentissimi impegni pomeridiani.Puo' anche essere vero.In fin dei conti sono solo io a trascorrere le domeniche nell'inutilita' assoluta.
Ho vagabondato con la macchina sino all'una di notte.In giro per la citta' osservavo il via vai di persone sotto i porticati appena usciti dalle sale cinema,osservavo le auto confinanti ai semafori:in quasi tutte vi erano coppie di uomini e donne.Solo il mio sedile passeggero era vuoto e non sapete quanto avrei desiderato avere una persona a bordo con cui parlare.
Mi metto sulla strada di casa ormai sconsolato.Ad un semaforo interminabile in una via buia e poco frequentata, una "signorina" molto avvenente cerca di attirare il mio sguardo attraverso il finestrino.Lei e' molto fine,una bellezza penso dell'est,capelli neri,intuisco nell'oscurita' della notte gli occhi chiari,vestito nero e stivali neri.Assolutamente un'abbigliamento sensuale ma non volgare come di solito caratterizza questa tipologia di lavoratrici.
Non mi sembra molto soddisfatta della serata.Penso che la sola nota lieta sia la temperatura ancora piacevole e sopportabile ancora per qualche ora.
Il semaforo e' fisso sul rosso,il mio sguardo viene attirato da quella bellezza.
Per un attimo ho pensato di chiamarla e di chiederle quanto volesse.Non sono mai stato con una "signorina" e sono sempre stato atterrito piu' che dalla sconcezza morale dalla possibilita',dai rischi di contrarre qualche malattia sessuale.
La notte scorsa devo dire che avrei anche trascurato questo rischio,mi sono fermato solo perche' oltre alle carte di credito e al bancomat mi rimanevano in tasca la bellezza di 20 euro.Va bene gli sconti,la serata piatta,ma la bella signorina non mi avrebbe mai consentito nemmeno il giro dell'isolato per quella cifra.Fatto sta che arriva il verde e sgommo via.
Entro in casa,mi butto sul divano prono e mi risveglio supino alle 9.30 di questa domenica mattina.
Ripenso alla giornata e mi ripeto come sono stato fortunato a non cadere in quel baratro di umiliazione.