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Old chensamurai
Guest
…questo di oggi, lo dedico a tutti i traditi…affinché abbiano la forza di comprendere e perdonare…i traditori…scriverò di Arthur Schnitzler…e della sua opera…”Doppio Sogno”…il tutto, verrà meglio compreso, considerando l'inarrestabile declino a cui si avvia la civiltà asburgica già a partire dagli anni di iniziale isolamento di Francesco Giuseppe…Sino a culminare nell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando (28 giugno 1914) che diede avvio al primo conflitto mondiale…tempi di decadenza…come l’epoca attuale, peraltro...siamo in una Vienna che vive le contraddizioni del tempo…il senso di smarrimento generato dall’evolversi della società moderna…
“Lo stomaco del nostro tempo è sottosopra e continua a vomitare senza digerirli, nelle più diverse mescolanze i frammenti degli stessi cibi […] È una torre di Babele, una casa di matti. Da mille finestre mille voci diverse, mille idee, mille fanfare investono il passante” (R. Musil)
“Lo stomaco del nostro tempo è sottosopra e continua a vomitare senza digerirli, nelle più diverse mescolanze i frammenti degli stessi cibi […] È una torre di Babele, una casa di matti. Da mille finestre mille voci diverse, mille idee, mille fanfare investono il passante” (R. Musil)
…mi sembra attuale…anche oggi…che ne dite?...contraddizioni, essere ed apparire…crescenti incertezze…conflitti intimi dell’animo umano…sì, ieri come oggi…
…tra le opere di Schnitzer, la più famosa è “Doppio Sogno” (Traumnovelle)…chi ama il cinema di Stanley Kubrick, ricorderà certamente il film"Eyes Wide Shut"...tratto dalla novella di Schnitzler…Schnitzer ripercorre in un arco di tempo ridotto, la vita coniugale e i rapporti sentimentali di una coppia dell’alta borghesia viennese. Tutto ha inizio dopo che Fridolin, giovane medico di belle speranze, e la moglie Albertine, di ritorno da un ballo in maschera durante il quale si sono intrattenuti con estranei, si ritrovano a parlare dei pensieri più profondi legati al loro rapporto…
…ne viene fuori quasi una gara a chi riesce a ferire più profondamente l’altro, utilizzando come arma le confessioni sui rispettivi desideri di tradimento. Albertine confessa al marito di averlo potuto e voluto tradire con un bel giovane danese, ma non l’ha fatto solo perché non lo ha più rivisto. Fridolin, pur vantandosi di aver potuto tradire la moglie con una meravigliosa ragazza, rimane scioccato dalla rivelazione di Albertine…
...Inizia una lunga notte di tentazioni e sogni, di propositi di vendetta e di onirici tradimenti…
...Inizia una lunga notte di tentazioni e sogni, di propositi di vendetta e di onirici tradimenti…
da un lato il primo sogno, quello realmente vissuto da Fridolin, che vorrebbe tradire la moglie, per colpirla nell’animo, con la figlia di un suo defunto paziente, pur non provando per lei nessuna attrazione. In seguito incontra una prostituta ma ne rifiuta le prestazioni…poi ritrova l’amico Nachtigall e riesce a convincerlo a farsi portare dove suona il pianoforte bendato, mentre intorno a lui avvengono probabili rapporti sessuali di gruppo. Fridolin si procura una maschera e conosce la giovane Pierrette, con cui ha solo qualche scambio di sguardi. Giunge, infine, nel luogo in cui avviene la festa, riservatissima…qui incontra una donna che lo avverte del pericolo e gli intima di andare via. Fridolin, invece, resta e assiste al rito in cui uomini vestiti da cavalieri danzano con dame completamente nude tranne che per una maschera sul volto…viene scoperto ed allontanato, rischiando di perdere la vita…ma viene salvato dalla donna appena conosciuta che si “sacrifica” per lui…tornato a casa ascolta il sogno fatto dalla moglie…
...Albertine ha immaginato di trovarsi in un cortile in cui si svolgeva un’orgia e di essere con l’uomo con cui aveva desiderato tradirlo. Fridolin va alla ricerca di ricchezze da offrire alla moglie, ma poiché ruba viene imprigionato e condannato ad essere crocifisso. Albertine assiste al supplizio del marito senza intervenire, scoppiando anzi in una fragorosa risata. Ancora più confuso per le avventure da lui vissute e per il sogno fatto dalla moglie, Fridolin cerca la verità sui fatti della notte precedente…ma tutto è ormai cambiato: la figlia del defunto non lo accetta più, la prostituta è in ospedale e il venditore di maschere offre al medico la piccola Pierrette, che Fridolin rifiuta…della donna che per lui si è sacrificata e che tanto ardentemente ha desiderato la notte precedente, l’uomo non trova nessuna traccia, non riuscendo a riconoscerla neppure in un corpo senza vita in obitorio.
La conclusione riserva alla coppia un finale positivo.
I due ritrovano la forza di perdonarsi e il piacere di riscoprirsi complici
In tutta la novella, il tradimento risalta come elemento portante dell’esistenza dei due protagonisti: è sulla quasi necessità di non essere fedeli l’un l’altra che prende avvio il processo che porterà alla redenzione di entrambi e alla salvezza del loro legame…l tradimento così “disperatamente” cercato da Fridolin non verrà mai messo in atto, come l’onirica infedeltà della moglie non troverà mai una concretizzazione nella realtà. L’esigenza di liberarsi dai legami che vincolano l’esistenza degli sposi si trasforma nella consapevolezza di aver bisogno l’uno dell’altra per essere completi e nello stesso momento mantenere le proprie identità.
Schnitzler offre al concetto di tradimento quasi una sorta di riscatto…
…dalla negativa accezione che l’ha sempre accompagnato…così l’indagine che egli compie nell’animo umano attraverso due personaggi immaginari diventa un metodo per riscoprire se stessi e le proprie pulsioni…
È come se l’autore ci invitasse a capire che, a volte, il bisogno di tradire non è altro che la ricerca di un modo per amare meglio e più completamente la persona che ci è accanto…
…pensiamo alla storia di Giuda…quella di Giuda, in realtà, è la triste storia di come a un gesto così privo d’amore e tra i più infimi, quale può essere un tradimento, sia seguito un gesto tra i più alti e rivelatore di un amore infinito, quello, appunto di Cristo…
…allora, cos'è il tradimento?
per Schnitzler è tentazione, istinto, desiderio e redenzione…
Resta, dunque, ancora un abominio? O è solo un altro modo escogitato dall’uomo per mostrare la sua insicurezza, l’incapacità di sapersi gestire, la sua impotenza dinanzi alle emozioni ed alle pulsioni della vita?
…ovviamente…è un argomento troppo soggettivo per trovare una risposta universale...
Ognuno di noi ha un suo modo di rapportarsi con le ferite o le rinascite che il tradimento infligge. Una speranza, però, può essere comune:
USCIRNE INCOLUMI