a fasi,periodi in cui siamo uniti 24 su 24,periodi in cui lui si sente soffocato e periodi(questo)in cui sono io a voler evadere. Non so come spiegarlo,in questo periodo la sua presenza mi irrita un pochino ma se non c'è mi manca il terreno sotto i piedi,lui a sua volta ,se io lo chiamo si sente controllato e se invece non mi faccio sentire mi rimprovera di essere assente
non so, mi sembra un rapporto un po' sbilanciato, dove a turni assumete ruoli diversi, quello che "scappa", quello che "assilla", etc.
La reciproca dipendenza emotiva non pare una cosa "bella" in una prospettiva matrimoniale, perché sembra un residuo un po' giovanilistico (scusa, non voglio fare la maestrina dalla penna rossa, ti dico l'impressione da fuori).
Forse sbaglio, ma con il tempo le vite matrimoniali fioriscono proprio sulla reciproca indipendenza emotiva (che non deve pero' diventare "lontananza", s'intende).
Insomma, mi sembrate molto avvilupati emotivamente, nei vostri meccanismi di dare - avere, avvicinarsi - respingersi, ma forse se questo può regalarvi ancora emozioni, da un lato, funziona meno sul piano della vita e dei progetti concreti.
Non dico che devi "lasciarlo" (se gli vuoi ancora bene, perché?) ma magari di fare il punto insieme su come vi vedete tra 5 - 10 anni.
Un abbraccio!