Persa/Ritrovata
Utente di lunga data
Ho rilevato un generale giudizio negativo nei confronti di chi confessa un tradimento. Giudizio ancor più negativo che sul tradimento stesso.
Mentre tra quel che rimprovero con più forza a mio marito vi è proprio non avermene parlato.
Ho comprensione per la debolezza umana e capisco la possibilità che si possa incorrere nel tradimento..
Meglio sarebbe non commetterlo e se coinvolti in un gioco ..parlarne prima con il partner e affrontare insieme le ragioni che hanno portato a considerare un'altra persona..ma se si sceglie di vivere l'avventura ..il flirt...o come si decide di chiamare il tradimento ..almeno dopo si dovrebbe avere il coraggio di parlarne.
Vero è che mio marito mi aveva chiesto più volte se avevo pensato di tradirlo e alla mia risposta negativa aveva aggiunto che mi avrebbe capita e perdonata (che buono!!
) e io avevo risposto che invece io avrei reagito come Lorena Bobbit
...ma era per me solo scherzare..in realtà sarei stata disponibile a cercare di capire..
Non comprendo perché invece di fronte a una confessione tutti reagiscono considerandola una viltà..mentre mi sembra molto più vile continuare a mentire e nascondere.
Ovvio tutto vale se uno è pentito e vuole chiudere il rapporto extra e crede di dover dare una "ristrutturata" al rapporto storico...se invece vuol continauare a vivere la storia parallela ..è un'altra storia.
Beh la domanda è: perché consigliare sempre di non confessare e perché considerare il confessore sempre un vile che si scarica la coscienza e non una persona che ha ritrovato la sua trasparenza?
Mentre tra quel che rimprovero con più forza a mio marito vi è proprio non avermene parlato.
Ho comprensione per la debolezza umana e capisco la possibilità che si possa incorrere nel tradimento..
Meglio sarebbe non commetterlo e se coinvolti in un gioco ..parlarne prima con il partner e affrontare insieme le ragioni che hanno portato a considerare un'altra persona..ma se si sceglie di vivere l'avventura ..il flirt...o come si decide di chiamare il tradimento ..almeno dopo si dovrebbe avere il coraggio di parlarne.
Vero è che mio marito mi aveva chiesto più volte se avevo pensato di tradirlo e alla mia risposta negativa aveva aggiunto che mi avrebbe capita e perdonata (che buono!!



Non comprendo perché invece di fronte a una confessione tutti reagiscono considerandola una viltà..mentre mi sembra molto più vile continuare a mentire e nascondere.

Ovvio tutto vale se uno è pentito e vuole chiudere il rapporto extra e crede di dover dare una "ristrutturata" al rapporto storico...se invece vuol continauare a vivere la storia parallela ..è un'altra storia.
Beh la domanda è: perché consigliare sempre di non confessare e perché considerare il confessore sempre un vile che si scarica la coscienza e non una persona che ha ritrovato la sua trasparenza?