Homer
Utente con ittero
Buongiorno a tutti, a chi mi conosce da molto tempo e ai nuovi arrivati.
Non scrivo quasi mai qui, ma volevo condividere ciò che ho “fatto accadere” ieri sera.
Per chi, qui dentro, non conosce la mia storia, sono stato tradito 10 anni fa, con una modalità che purtroppo non ha seguito gli standard canonici dell’adulterio, ma questa è un'altra storia. Sono divorziato da 2 anni ormai, la mia ex moglie si è rifatta una vita, si è sposata (n.d.r. con l’uomo con cui mi ha tradito), ed è in dolce attesa.
Oggi ho una meravigliosa compagna, abbiamo tantissimi progetti insieme, mi riempie la vita, moltissima complicità, amore, insomma non potevo chiedere altro dalla vita.
Con il passato, con il tradimento, con ciò che avevo subito, nonostante i dieci anni passati, non avevo mai realmente chiuso. Un pensiero fisso, disturbante, che negli anni aveva quasi eliminato i rapporti post separazione con la mia ex moglie. Rapporti che oramai si limitavano solamente alla gestione delle nostre figlie e, ultimamente, nemmeno a quelli. Ho sempre percepito, nonostante mi impegnassi a nasconderlo, che le mie figlie patissero questa situazione.
Ero bloccato a riallacciare i rapporti con lei, la persona che ho amato e mi ha fatto tutto quel male, non ero pronto e credevo non lo sarei mai stato.
La mia compagna, molto solare e sempre propensa a perdonare anche i torti più cattivi subiti, mi ha sempre spronato a chiudere con il passato, a riallacciare i rapporti, spiegandomi che era il giusto passo che avrei dovuto fare, per me stesso, per la mia ex e per le nostre figlie. Per me era sempre un NO.
Oggi sono qui a raccontarvi che ci sono riuscito e nel migliore dei modi, spinto da quella voglia, forse celata nel mio inconscio di chiudere quella “porta”.
Ieri sera, complice una recita scolastica di nostra figlia ci siamo rivisti, lei con suo marito, io con la mia compagna, abbiamo parlato tanto, ho stretto la mano a “lui” e baciato sulla guancia lei. Dopo un’inziale imbarazzo di tutti (tranne la mia compagna che già rideva e scherzava con lei), il clima si è disteso, abbiamo bevuto un caffè tutti insieme, ci siamo raccontanti dei problemi, la casa, il lavoro. Le nostre figlie ci guardavano emozionate, incredule, non saprei descrivervi ciò che sentivo potessero provare. Alla fine della recita ci siamo tutti salutati, ecco, finalmente avevo chiuso quella porta, che spifferava continuamente aria da anni ormai.
La mia compagna è stata felicissima, era orgogliosa di me, del grande passo che avevo fatto.
Sono davvero felice, oggi mi sento davvero un altro, è bastato davvero poco perché potessi dare veramente una svolta a questa situazione.
Non scrivo quasi mai qui, ma volevo condividere ciò che ho “fatto accadere” ieri sera.
Per chi, qui dentro, non conosce la mia storia, sono stato tradito 10 anni fa, con una modalità che purtroppo non ha seguito gli standard canonici dell’adulterio, ma questa è un'altra storia. Sono divorziato da 2 anni ormai, la mia ex moglie si è rifatta una vita, si è sposata (n.d.r. con l’uomo con cui mi ha tradito), ed è in dolce attesa.
Oggi ho una meravigliosa compagna, abbiamo tantissimi progetti insieme, mi riempie la vita, moltissima complicità, amore, insomma non potevo chiedere altro dalla vita.
Con il passato, con il tradimento, con ciò che avevo subito, nonostante i dieci anni passati, non avevo mai realmente chiuso. Un pensiero fisso, disturbante, che negli anni aveva quasi eliminato i rapporti post separazione con la mia ex moglie. Rapporti che oramai si limitavano solamente alla gestione delle nostre figlie e, ultimamente, nemmeno a quelli. Ho sempre percepito, nonostante mi impegnassi a nasconderlo, che le mie figlie patissero questa situazione.
Ero bloccato a riallacciare i rapporti con lei, la persona che ho amato e mi ha fatto tutto quel male, non ero pronto e credevo non lo sarei mai stato.
La mia compagna, molto solare e sempre propensa a perdonare anche i torti più cattivi subiti, mi ha sempre spronato a chiudere con il passato, a riallacciare i rapporti, spiegandomi che era il giusto passo che avrei dovuto fare, per me stesso, per la mia ex e per le nostre figlie. Per me era sempre un NO.
Oggi sono qui a raccontarvi che ci sono riuscito e nel migliore dei modi, spinto da quella voglia, forse celata nel mio inconscio di chiudere quella “porta”.
Ieri sera, complice una recita scolastica di nostra figlia ci siamo rivisti, lei con suo marito, io con la mia compagna, abbiamo parlato tanto, ho stretto la mano a “lui” e baciato sulla guancia lei. Dopo un’inziale imbarazzo di tutti (tranne la mia compagna che già rideva e scherzava con lei), il clima si è disteso, abbiamo bevuto un caffè tutti insieme, ci siamo raccontanti dei problemi, la casa, il lavoro. Le nostre figlie ci guardavano emozionate, incredule, non saprei descrivervi ciò che sentivo potessero provare. Alla fine della recita ci siamo tutti salutati, ecco, finalmente avevo chiuso quella porta, che spifferava continuamente aria da anni ormai.
La mia compagna è stata felicissima, era orgogliosa di me, del grande passo che avevo fatto.
Sono davvero felice, oggi mi sento davvero un altro, è bastato davvero poco perché potessi dare veramente una svolta a questa situazione.