Manager e tutto il resto
Di
, 05/09/2012 alle 23:39 (1220 Visite)
Mi sono svegliata male. Avevo già la rogna addosso.
Oggi giornata con avvocato e varie rotture di coglioni del flap, quindi...
In cucina Mattia era già pronto con il caffè, da cacciarmi direttamente in gola modello drogata.
-Che occhi hai?-
-Allergia..-- ho boffonchiato scacciando gattacci dal tavolo.
-Allergia a che? Sono gonfi come zampogne.-
-Lo so grazie. Allergia all'ombretto nero che uso.-
-ma non l'hai mai fatta...-
-No, ma ho cambiato marca. E comunque prima o poi faccio sempre allergia ai pigmenti neri.-
-Si però...-
-Hai rotto il cazzo Mattia.-
-Ok.-
Poi scappata veloce in ufficio. Poi dall'avvocato.
Due chiacchiere, almeno qualche risata e poi.
Mio padre. E si. Lui. Al cell.
E' nel suo periodo genitorite. E mi chiama quasi tutti i giorni. Io non rispondo ovvio. Non mi piace che mi stia addosso.
Gli ho risposto. Due parole proprio.
-Si sto bene papà. Si sono tranquilla. Si sono dall'avvocato. Si ovvio che lo paghi tu, e vorrei anche vedere. No papà. Non ho tempo. No. Ciao devo andare.-
E poi le robe con il flap. Che mi pesano all'infinito.
E mentre ero dai vigili, Mattia mi chiama
-Dove sei?-
-Dai vigili, ma ho finito. Tutto bene? hai la voce strana.-
-Ma sai quella gran troia cosa ha fatto?-
-Chi è la gran troia? A si, la tua ex. No, cosa ha fatto oggi?-
-Mi ha fatto fare il cazziatone dal capo galattico! Ma è veramente una merda disumana!-
-Perchè il cazziatone?-
-perchè ero in pausa pranzo e ha avuto un imprevisto in ufficio e visto che è assolutamente sottodimensionata cerebralmente e non in grado di fare un cazzo di niente, non riusciva a gestire una cosa che anche un imbecille sarebbe riuscito e mi ha chiamato. Io come ti ho detto ero in pausa pranzo e vedendo che era lei non avevo proprio voglia di risponderle, ma zero voglia, quindi ho fatto finta di niente. E lei sai cosa ha fatto eh? Lo sai? ha chiamato il capo galattico piagnucolando come una vera stronza che io non le rispondevo al cellulare! ma si può?-
-.............-
-Lo so che sei senza parole, lo so, pure io. Ma dimmi se sta demente mi deve stare in mezzo ai coglioni tutti i santi della giorni della mia vita. Tutti. Minchia una maledizione.-
-............-
-Tu tutto bene Tebe? Devo andare ciao.-
Ho fissato il cellulare e ho preso un lungo. Lunghissimo respiro.
Poi sono arrivata al flap, ho fatto il crotalo nel forum e dopo un pò guardo il cellulare, scoprendo un messaggio non letto.
Apro.
Sono riuscito a fare il primo bagno....finalmente. Dedicato a.....
Ho sorriso come un idiota invornita.
Manager.
Mi ha mandato un sms. Porca troia, tanto per non essere volgari.
Non credevo. Ero pronta a giurare che in queste tre settimane non.
E invece eccolo lì.
Una cosa grande per lui. Una cosa che ha fatto mentre era con la sua famiglia.
Non doveva farla.
Io lo so che mi pensa. Lo so. Anche io lo penso. Ma con sciallanza.
No. Non c'era bisogno. Non ne ho bisogno. Nel senso.
Sono un pò piombata in una specie di...di...non so.
Insomma. Se io gli mando un sms, come è successo nelle mie vacanze, glielo mando in modo tebano. Easy. Svolazzante. Irriverente. Senza implicazioni dietro e poi, non mi devo nascondere per farlo, Mattia non si permette di chiedermi con chi mando sms. Come io non lo faccio con lui.
Ma Manager, che non manda sms perchè è mostro, lui per mandarmelo deve allontanarsi. Deve pensarci prima. calmare le paturnie da fedele. Da uno che mentre mi bacia tutta in motel come se avesse tra le mani la Venere (rachitica) che esce dalle acque mi dice -Troppo stress tradire. Troppo. Non ho il fisico. Solo tu sarai. Solo tu.-
Insomma.
Mi ha mandato un sms.
E leggevo nei puntini di sospensione l'invito a rispondere, perchè poteva.
E ho pensato a lui nella sua interezza di uomo con famiglia.
Era ancora in spiaggia? da solo? A prendere il sole? Oppure era in albergo. Oppure...
pensieri. Un sacco di pensieri davvero. Che mi suggerivano che quell'sms era sbagliato.
Per assurdo più del motel.
Anzi. Il motel non mi sembra per un cazzo sbagliato se devo essere sincera.
Ma l'sms si.
Non ho risposto. Ma ero ancora li che lo guardavo e mi facevo mille fisime quando.
Di nuovo Mattia.
-Dimmi...-
-Sono a casa, vuoi che venga da te al Flap?-
-No, chiudo prima. Piove.-
-Ok...ho steso la lavatrice....Come mai hai comprato delle culotte?-
-Erano in offerta e mi piacevano. Che domanda è? -
-Non hai mai comprato delle culotte.-
-Ho capito. Erano in offerta. Scusa ma qual'è il problema?-
-Hai l'amante a cui piacciono le culotte?-
Mi sono sentita...infiammare. Culotte. Manager. Non ci avevo pensato. Slurp. Non ci avevo pensato.
-Comunque ti stanno male. Donano solo a quelle con qualche curva.-
Ora qui.
Sul divano. Indecisa se farmi un caffè o un caffè.
Nervosa si.
Non ho nemmeno cancellato il messaggio di Man.
E' sotto falso nome ovvio ed è un sms innocente.
Bah...io speravo davvero che non si facesse sentire.
Sembro presuntuosa lo so, magari do troppa valenza a questo fatto.
Semplicemente voleva dedicarmi il suo primo bagno senza tante stronzate.
Manager mi ha mandato un sms!
TEBE, CRESCI!
No Min, no!
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